pONTILE SBARCATOIO:IN BILICO TRA
PASSATO E PRESENTE
Siamo abituati ad una facile indignazione al giorno d’oggi. Dediti alla critica come se fosse il pane quotidiano di cui cibarsi, ma esistono diverse forme di indignazione. Le indignazioni da bar che muoiono tra un caffè ed un cappuccino e le indignazioni reali di gente che tiene alla propria città. Una delle particolari problematiche che genera indignazione alla popolazione gelese è il non sapere cosa ne sarà del passato che loro stessi hanno creato in un futuro carico di incertezze e pochissime aspettative.

L’inaugurazione fu un vero evento ad opera dell’attuale governatore della regione Sicilia Rosario Crocetta, che auspicò una ripresa delle attività di collegamento tra Gela, Malta e la Tunisia tramite aliscafo così da incrementare il turismo in città. Ma come una bolla di sapone tutto scoppia quando nel 2015 la Procura di Gela attua un sequestro allo stabile,per mancanza di sufficienti garanzie di sicurezza. Ad oggi il pontile risulta essere un lontano ricordo, un cumulo di cemento armato posto li senza alcun valore storico o culturale, attorniato da giostre e da una macchia mediterranea sempre più prepotente. Probabilmente la riqualifica del lungomare,le imminenti problematiche che la nuova amministrazione penta stellata si sta operando a risolvere,potrebbero, pur non volendo, gettare nel dimenticatoio questo grande ponte che collega la città ad un passato che potrebbe solo migliorare il futuro. Che renderebbe a Gela il lustro marittimo di un tempo e al tempo stesso far rivivere alla popolazione momenti ormai quasi del tutto sfumati.
Marziale diceva “saper rivivere con piacere il passato è come vivere due volte” , esattamente ciò che la popolazione auspica. La ristrutturazione del pontile sbarcatoio sarebbe uno dei tanti sassolini del passato che ostacolano il cammino di Gela, togliersi quel sassolino significherebbe iniziare a camminare.
Commenti
Posta un commento