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Visualizzazione dei post da aprile, 2018
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La Riserva Naturale Orientata  Biviere di Gela Tra la città di Gela e la foce del fiume Dirillo, immerso tra le ultime dune prospicienti il Canale di Sicilia, è adagiato il Lago del Biviere, il più grande lago costiero della Sicilia . Lo specchio d'acqua si trova all'interno di una  Riserva Naturale Orientata , istituita nel 1997 ed affidata in gestione alla   LIPU , con lo scopo di tutelare una delle più importanti zone umide della Sicilia, dove l'avifauna migratrice sosta durante gli spostamenti dall'Africa al Nord Europa e viceversa. L'area, che si estende per circa 131 ettari (120 occupati dal lago e il resto zone umide e dune) ,  dista circa otto chilometri da Gela  e si può raggiungere facilmente imboccando la  SS 115 Gela-Vittoria  e dopo, circa due chilometri dallo stabilimento industriale imboccando, a destra, la  SP Gela-Scoglitti . I suoi confini sono delimitati dai suoi affluenti e da una zona di dune dette  "Maccon...
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Le mura timoleontee Le fortificazioni greche di Caposoprano, scoperte tra il 1948 e 1954, possono essere considerate uno degli esempi più straordinari e meglio conservati dell' architettura militare antica. Il muro di cinta si sviluppa per circa 300 metri marginando l'estremità occidentale della collina di Gela e racchiudendo la città greca nel periodo compreso tra il IV e il III sec. a.C. , forse a partire dal momento della sua ricolonizzazione ad opera di Timoleonte fino al momento della sua distruzione ad opera del tiranno agrigentino Phintias. Qualche studioso ha ritenuto di poter datare la costruzione del muro già alla fine del V sec. a.C. poco prima della presa di Gela da parte dei Cartaginesi; ad età Timoleontea sarebbe, invece, da attribuire solo la sopraelevazione in mattoni crudi. Particolare è la tecnica di costruzione del muro: la parte inferiore, dello spessore di m. 2,80, è in blocchi di pietra arenaria ed è costituita da ...
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pONTILE SBARCATOIO:IN BILICO TRA  PASSATO E PRESENTE Siamo abituati ad una facile indignazione al giorno d’oggi. Dediti alla critica come se fosse il pane quotidiano di cui cibarsi, ma esistono diverse forme di indignazione. Le indignazioni da bar che muoiono tra un caffè ed un cappuccino e le indignazioni reali di gente che tiene alla propria città. Una delle particolari problematiche che genera indignazione alla popolazione gelese è il non sapere cosa ne sarà del passato che loro stessi hanno creato in un futuro carico di incertezze e pochissime aspettative. Il pontile sbarcatoio rappresenta solo la punta di un iceberg ormai abnorme di indignazione. Progettato nel 1909 e terminato nel 1915, il pontile sbarcatoio di Gela portò sin da subito notevoli vantaggi alla comunità grazie all’efficienza nel carico e scarico merci ed un notevole incremento del traffico marittimo, tanto da rendere necessaria una richiesta di prolungamento dello stesso di 150 ...
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Il Lido La Conchiglia Il  Lido La Conchiglia  era uno storico stabilimento balneare siciliano presso il lungomare di Gela.       Tra gli anni cinquanta e gli anni sessanta del XX secolo divenne uno dei più rinomati locali dell'isola non solo per la bella spiaggia sottostante ma soprattutto per gli eventi mondani che ospitava vantando la presenza dei più insigni esponenti del mondo dello spettacolo, della cultura e della politica dell'epoca. In seguito al forte inquinamento marino di cui fu vittima la costa gelese, "La Conchiglia" fu sempre meno frequentata sino a chiudere definitivamente i battenti intorno al 1980. Ridotta ad un rudere pieno di ricordi, recentemente parte della struttura è crollata ma la locale Sovrintendenza ha annunciato un suo prossimo restauro e ripristino. Lo stabilimento balneare o "chalet", come veniva chiamato all'epoca, fu innalzato sullo stesso sito di un lido di tavola denominato "Gela" e che ...
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Il Castelluccio Su una collina di gesso, dove il Gela sbocca nella piana dopo le gole del Disueri, si erge maestoso il Castelluccio a guardia della costa e a difesa del percorso verso l'interno lungo la valle del fiume.  La menzione più antica del Castelluccio ci è pervenuta in un atto di donazione del 1143 con il quale Simone, conte di Butera e membro della famiglia Aleramica, dona all'abate di S. Nicolò l'Arena di Catania, alcune terre site nell'area meridionale della contea perchè le faccia mettere a coltura: il Castelluccio viene citato come termine di confine all'estremità orientale dei beni assegnati al monastero. Lo stesso termine, ora in latino Castellucium, e con riferimento allo stesso sito, compare ancora in un documento del 1334 col quale la regina Eleonora conferma allo stesso monastero gli stessi beni.  Un altro documento, ricordato da autori del XVII e del XVIII secolo, conferma la donazione del Castelluccio da parte di Fede...
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La Torre di Manfria Eccola lì che si erge sulla collina che sovrasta tutto il golfo di Gela, è la Torre di Manfria . Posizionata nella frazione in provincia di Caltanissetta a pochi chilometri da Gela, è quel che rimane di una delle Torri Costiere della Sicilia , una torre di avvistamento e difesa .   È infatti una storia antica la sua, che risale almeno al 1549 durante il vicereame di Juan de Vega (1583 secondo altri). Ma qualunque sia la data, si sa per certo che dopo essere rimasta incompiuta fu ripresa nel 1615 e completata ad opera del Viceré di Sicilia Pedro Giron Duca di Ossuna, su disegno del famoso architetto fiorentino Camillo Camilliani.  Da qui l’ulteriore denominazione in Torre d’Ossuna , come riporta anche Francesco Maria Emanuele Gaetani marchese di Villabianca, nei suoi  Diari palermitani.                                         ...